28 febbraio 2011

EXPRESS THIS WAY

No qui sembra che io ce l'abbia con lei, quando non è vero. E sono sicuro che verrò criticato per questo articolo. Però non è possibile. Ha campionato 'Express yourself' e dopo i primi commenti negativi tutti hanno dimenticato questa cosa (se l'avesse fatto una cantante come Christina Aguilera, sarebbe stata diffamata medialmente), ma ora che è uscito il video, viene ANCORA UNA VOLTA  a mancare l'obbiettività. È stato diretto da Nick Knight, un fotografo britannico, che sicuramente ha talento, ma questa volta non l'ha dato a vedere. Il video è pessimo. Non ci sono altri aggettivi per descriverlo, perchè è pessimo. L'unica parte che salverei è quella del trucco da scheletro. Ecco, quello è stato fatto bene. Per il resto no, è bocciato in pieno. Vogliamo parlare poi dell'intro interminabile e dell'immagine in chiusura con lei che fa un pallone con la gomma da masticare? Ecco, evito di continuare. E lo dico nonostante lei mi piaccia da morire. Ma qui bisogna essere obbiettivi. E i fan di Lady Gaga, come è EVIDENTE da tempo, non lo sono.

R.


27 febbraio 2011

PEGGY SIROTA

Ho da sempre una passione per le foto di ritratto. E questa volta voglio parlarvi di una delle fotografe di ritratto più talentuose che conosca, ovvero Peggy Sirota. Dei suoi scatti mi colpisce in particolare l’eleganza e la luminosità e che riesca a cogliere la stravaganza e il lato giocoso dei suoi soggetti (molte delle foto sue che ho visto ritraggono persone che sorridono ed è visibile il fatto che si stiano divertendo durante la realizzazione del photoshoot). Ha fotografato alcune tra le personalità più di rilievo al mondo (provenienti dagli ambienti più diversi), tra cui Steven Spielberg, Madonna, Yoko Ono, Jack Nicholson, il Dalai Lama, Julia Roberts, Christina Aguilera, Tom Ford, Andre Agassi, Catherine Zeta-Jones, Nichole Kidman e George W. Bush.  Ha realizzato inoltre le campagne per grandi marche, come Burberry, Oscar De La Renta, Nike, Adidas, Levi’s, Maybelline, L’Oreal (oltre ad aver diretto alcuni spot televisivi). Nel 2000 ha pubblicato il suo primo libro intitolato ‘Guess who?’ (di cui potete farvi un’idea dando un’occhiata qui: http://www.guesswhobook.com/) e la Fahey/Klein Gallery di Los Angeles ha realizzato dopo la pubblicazione del volume, una mostra, il cui ricavato è stato interamente devoluto alla AIDS Projects Los Angeles. Molte copertine di riviste come GQ, Marie Claire, Vanity Fair e Cosmopolitan portano la sua firma; vi lascio alla visione di alcuni suoi scatti qui sotto che vedono protagonisti in ordine: Katy Perry, Justin Timberlake, Diane Kruger (ne ho messe due perchè mi piace particolarmente quel servizio), Ellen Page e Drew Barrymore e Christina Aguilera (uno dei suoi photoshoot che preferisco in assoluto).

R.

In più, se vi  è interessato l'articolo, questo è il suo sito : http://www.peggysirota.com/. Dove potete trovare decine di suoi scatti e credetemi, meritano almeno cinque dei vostri minuti (o anche qualcuno in più).





INTRODUCING: NATALIA KILLS

Oggi voglio parlarvi di una cantante che ho scoperto da poco e che sto iniziando ad apprezzare. Il suo nome è Natalia Kills (all’anagrafe Natalia Cappuccini – non mi stupisce che abbia deciso di adottare uno pseudonimo onomatopeicamente più aggressivo), ha 24 anni, è inglese e cresciuta nel West Yorkshire. Ha un contratto con la Interscope Records (stessa casa discografica dei The Pretty Reckless, di cui ho parlato qualche articolo fa), dopo un paio di brani promozionali (‘Zombie’ e ‘Activate my heart’, di cui ha realizzato i videoclip), esce ‘Mirrors’ che anticipa il suo primo album intitolato ‘The perfectionist’ (un titolo ad effetto a mio parere) e vede tra i suoi autori e produttori Martin Kierszenbaum, co-autore e produttore di successi come 'Just dance' e 'Poker face' di Lady Gaga (Il sound difatti è piuttosto simile a quello di quest’ultima). Nell’ottobre del 2010 ha aperto il tour europeo di Kelis e in novembre quello statunitense e canadese di Robyn (direi un ottimo modo per farsi conoscere). Come ho già detto prima, ha uno stile simile a quello di Gaga, canzoni dance-elettro-pop, a cui aggiunge videoclip controversi dalle ambientazioni neogotiche (che mi hanno affascinato). La sua presenza nel panorama musicale è stata finora alquanto marginale, vedremo se riuscirà ad emergere. Vi consiglio di ascoltare 'Break your heart', ma intanto guardatevi i video di ‘Zombie’ e ‘Mirrors’. E voglio anch'io un tavolo di vetro con una persona al suo interno comunque.

R.



19 febbraio 2011

MARK SELIGER

Mark Seliger attualmente vive e lavora a New York. Fotografo affermato, ha lavorato per dieci anni nella redazione di Rolling Stone e più di cento copertine portano la sua firma (l’ultima è proprio quella di Febbraio 2011 e ritrae il rapper statunitense Lil’ Waine), ha un contratto con la Condé Nast Publications e oggi lavora anche per le riviste Vogue, GQ e Vanity Fair. Ha pubblicato cinque libri (a mio parere il più interessante è Physiognomy, del 1999), co-diretto video musicali, girato numerose campagne pubblicitarie, cortometraggi e realizzato copertine per diversi album. I suoi ritratti lasciano senza fiato e l’esperienza accumulata negli anni e il talento sono palpabili durante la visione delle sue fotografie. Ancora due parole in merito alla sua carriera: nel 1987 comincia una piccola collaborazione con Rolling Stones e solamente cinque anni dopo diventa Chief Photographer. Dieci anni dopo lascia la redazione per il gruppo sopracitato Condé Nast. Nel 2006, insieme a Brent Langton fonda 401 Projects (http://www.401projects.com/): uno spazio espositivo di natura non-profit, dedicato alla fotografia (dategli un’occhiata, ci sono le gallerie delle mostre passate e di quella presente e brevi biografie dei fotografi che hanno esposto, con i relativi scatti).
Se vi trovate vicino a New York vi consiglio di fare un salto alla Steven Kasher Gallery, perché tra 8 giorni si concluderà la sua mostra dal titolo ‘Listen’ che comprende 30 grandi stampe raffiguranti nudi, nature morte, ritratti e immagini della Grande Mela, la sua città. In occasione della mostra ha pubblicato anche il suo nuovo libro con lo stesso titolo, 'Listen', edito da Rizzoli New York, con 90 fotografie e una sua intervista realizzata dal designer Fred Woodward (una piccola curiosità: i due hanno realizzato insieme nel 1999 il videoclip di Lenny Kravitz per il brano ‘I belong to you’). Sotto vi lascio alla visione di qualche scatto tra i più recenti realizzati da Mark (eccetto il primo, foto storica fatta a Kurt Cobain, poi messa in copertina nel 1994 dopo la sua morte. Dopo di lui in ordine: Jake Gyllenhaal su Vanity Fair Italia, Jennifer Aniston su Bazar, Christina Aguilera su Marie Claire, Anne Hathaway su GQ UK ed Emma Watson su Vogue Italia).


R.

15 febbraio 2011

GRAMMY AWARDS


Vediamo di mettere da parte la stanchezza dovuta alla giornata in Accademia e di dedicarci ai 53esimi Grammy Awards che si sono tenuti presso lo Stamples Center a Los Angeles, California ieri sera. Vediamo di mettere da parte simpatie e antipatie nei confronti di chi si è esibito/a e di essere il più obbiettivi e seri possibili. Dunque, dopo essere stato sveglio fino alle 2 di stamattina pensando che iniziassero a quell'ora, guardandoli in streaming con due dei miei tre coinquilini, e aver commentato l'intero red carpet, ho preferito andare a letto e guardarmi con calma esibizione dopo esibizione questa mattina. La performance di apertura ha visto sul palco Christina Aguilera (lasciatemelo dire, splendida), Jennifer Hudson, Florence Welch (del gruppo inglese Florence & the Machine), Yolanda Adams e Martina McBride (http://3.bp.blogspot.com/-CFCManpBCGw/TVicg96VyNI/AAAAAAAAGmI/Zv9xpGdHg7U/s1600/christina-aguilera-grammys-performance-2011-01.jpg), insieme per un tributo alla regina del soul Aretha Franklin (vincitrice di 18 Grammy Awards), le quali, una dopo l'altra, in un'esibizione durata più di dieci minuti, hanno interpretato cinque canzoni differenti di Aretha, per finire con una 'Sisters are doin’ it for themselves' collettiva e una seguente standing ovation (a mio parere assolutamente meritata) della platea. Probabilmente, la performance migliore della serata (parlando di interpretazione). Altre esibizioni degne di nota, prima di lasciarvi alla loro visione, troviamo quella dei Muse (con 'Uprising'), Cee-Lo e Gwinneth Paltrow, che live, mi ha lasciato piacevolmente colpito e che ha portato un minimo di serietà alla performance che stava cadendo nel ridicolo visto il costume colorato di Cee-Lo e i pupazzi musicisti (http://style.mtv.com/wp-content/uploads/2011/02/cee-lo-green-gwyenth-paltrow.jpg), Eminem e Rihanna, in un bellissimo abito giallo e nero di Christian Dior (http://style.mtv.com/wp-content/uploads/2011/02/rihanna-eminem.jpg) accompagnati da Dr. Dre e Skylar Grey, il trio country Lady Antebellum (i veri trionfatori della serata, con ben cinque grammy), Katy Perry, vestita con un abitino (che non è che le stesse molto bene, anzi) di Giorgio Armani (http://style.mtv.com/wp-content/uploads/2011/02/katy-perry.jpg), la quale ha cantato 'Not like the movies' seduta su un'altalena sospesa e alle sue spalle, delle immagini del suo matrimonio (idea davvero carina) e 'Teenage dream'. 
Infine, voglio spendere due parole (o anche qualcuna di più) a proposito dell'esibizione di Lady Gaga. Premetto che mi è sempre piaciuta come artista, sono andato alla data milanese del suo Monster Ball Tour (concerto a dir poco assurdo) e che ho sempre trovato il suo modo di apparire innovativo. Già dopo l'uscita del suo nuovo singolo 'Born this way' ero rimasto decisamente deluso. Si è trattato del classico caso di 'tanto fumo e niente arrosto'. La canzone era stata gonfiata a tal punto che onestamente... tutti ci aspettavamo qualcosa di grandioso. Ma ci siamo invece trovati con le aspettative ampiamente deluse, con una canzone che sembra un remix (mal riuscito) di 'Express yourself' di Madonna e con un sopracciglio inarcato ripensando alle parole di Elton John che, dopo aver ascoltato in anteprima il brano, l'aveva definito come 'la canzone più gay che avesse mai sentito'. Tornando alla sua esibizione a questi Grammy... altre aspettative deluse: Lady Gaga si è presentata all'interno di un uovo deforme, con una coda di extension (perchè quei capelli ovviamente non erano suoi), una frangetta fin troppo corta e una ricrescita fin troppo visibile, un top e una gonna di latex color pelle e un cappello improponibile (http://style.mtv.com/wp-content/uploads/2011/02/lady-gaga-performance-outfit.jpg). Una performance piatta per i suoi (lasciatemi dire spettacolari) standard. Bisogna però aggiungere che ha portato a casa 3 premi del tutto meritati (Best Female Pop Vocal Performance, Best Pop Vocal Album e Best Short Form Music Video).
Vi lascio alla visione di alcune delle performances sopracitate e se avete qualcosa da dire a riguardo, fatecelo sapere.

R.







14 febbraio 2011

THE SUPER GLAM OLIVIA PALERMO


Sicuramente questo nome non suonerà nuovo ai fan della serie di Mtv "The City" (spin-off di "The Hills") dove Olivia appare come la tipica ragazza bella-ricca-antipatica. Ma la giovane american socialite promette già di far parlare di se,infatti, basta digitare il suo nome su Google che subito compaiono innumerevoli blog, articoli e foto su di lei. Nata il 28 febbraio 1986 ha vissuto tra il Connecticut e New York e nonostante la giovane età nel suo curriculum compare un contratto con la Wilhelmina Models e una collaborazione con Roberta Freymann per il lancio di una linea di gioielli, sua grande passione. Il suo favoloso sense of style, che sembra aver colpito tutti, è tipico della ragazza dell'Upper East Side e la rende una vera icona di moda tanto da essere chiamata ad ogni sfilata, evento o red carpet possibile.
Olivia è sempre e comunque impeccabile in ogni occasione e io adoro il suo stile che mixa pezzi delle ultime collezioni con accessori cult e vintage,uno stile che l'ha fatta entrare nella classifica delle donne meglio vestite del 2010.
Fidanzata con il modello Johannes Huebl (coppia perfetta,esteticamente parlando) è nota anche nel mondo dell'editoria grazie a svariati servizi realizzati da lei nei backstage delle sfilate per ELLE.com.
Ora testimonial Hogan (dove ha abbandonato i suoi lunghi capelli biondi per un caschetto castano), Olivia Palermo grazie ad un cocktail che comprende determinazione nel lavoro, ottime conoscenze nel mondo della moda e un guardaroba inimitabile è decisamente la hit girl del momento in fatto di tendenze!... e con il suo immancabile smalto rosso conquista le copertine di tutto il mondo.
Sta forse nascendo la nuova erede della newyorkese modaiola per eccellenza, Sarah Jessica Parker?

G.

11 febbraio 2011

" SAN VALENTINO LA FESTA DI OGNI CRETINO CHE CREDE DI ESSERE AMATO E INVECE è SOLO...?! "


Ebbene si...anche quest'anno è arrivato l'aspettatissimo o il temutissimo (dipende dai punti di vista) SAN VALENTINO! La mia email da giorni viene letteralmente innondata da pubblicità su orsacchiotti gonfiabili profumati alla fragola, week end romantici e addirittura oggi anche una che mi consigliava di regalare al mio partner un masterizzatore, certamente idea originale ma mi chiedo: a che pro?! Vabbè, lasciamo perdere! Sinceramente questa festa mi ha sempre provocato un po di tristezza, forse sono rimasta traumatizzata dai tempi del liceo quando la maggior parte delle ragazzine sono in quella fase che io chiamo “non so bene cosa voglio dalla vita” e che stanno dietro al classico figo della scuola che non le considera neanche di striscio in quanto, quest'ultimo, è attirato dalla ragazzina quattordicenne ma che in relatà dimostra almeno 25 anni anni e ha avuto più esperienze di una trentenne. Quindi le probabilità di essere invitate ad un cinema pomeridiano o di ricevere un cioccolatino erano pari a zero. Anche crescendo la situazione non è molto cambiata in quanto mi chiedo: perchè l'amore dev'essere festeggiato solo un giorno in un intero anno?? Mah... Pensate che però in Galles vanno mooolto peggio, infatti gli innamorati il 14 Febbraio devono intagliare dei cucchiai in legno e decorarli con cuori, chiavi e lucchetti per poi regalarseli a vicenda! Ovviamente il significato è sempre lo stesso: far capire al proprio amato che quest'ultimo ha aperto il loro cuore. Insomma una fatica allucinante!! Almeno in Italia hai sempre la speranza che ti arrivino dei cioccolatini!! Detto ciò auguro a tutti voi innamorati un dolcissimo Valentine's Day, perchè si sa che in fondo tutte queste lamentele provengono solo dal desiderio che qualcuno ti regali quell'ambitissima scatola di cioccolatini!!! Invece a tutti i single mi limito a dirvi che in fondo San Valentino dura solo (e per fortuna) 24 ore!!

F.

7 febbraio 2011

INTRODUCING: THE PRETTY RECKLESS

Taylor Momsen. A sentire questo nome la prima cosa che vi viene in mente è Jenny Huphrey di Gossip Girl, vero? Ecco no. Non sono qui per parlare della serie televisiva basata sui libri di Cecily von Ziegesar (che stagione dopo stagione, sinceramente, sta diventando sempre più noiosa). Quello che magari alcuni non sanno è che qualche tempo fa, Taylor si è messa in testa che voleva fare la cantante. E a questo punto uno/a potrebbe giustamente dire: 'Sai che novità, è pieno di attrici che si improvvisano cantanti e di cantanti che si improvvisano attrici'. Ed è altrettanto vero, che più della metà delle attrici che si improvvisano cantanti e delle cantanti che si improvvisano attrici, si rivela o pessima cantando live o pessima sul palcoscenico; difficilmente si riesce a trovarne una che eccelle (o comunque se la cava) in entrambi i campi. La questione interessante è questa: Taylor non solo recita in uno show di punta della CW (che per quanto possa piacere o meno, è ormai alla quarta stagione), ma la voce ce l'ha (anche dal vivo) e che il suo gruppo, formato da Ben Phillips (chitarrista), Mark Damon (bassista) e Jamie Perkins (batterista), è valido (curiosità: la band, con una differente formazione rispetto all'attuale ha registrato una serie di demos, tra le quali 'Blender', che è da ascoltare. E ha aperto il tour nordamericano delle Veronicas). La questione ancora più interessante sta nel fatto che al contrario delle sue coetanee Miley Cyrus e compagnia bella, il suo (o sarebbe meglio dire il 'loro', in quanto è parte integrante dei Pretty Reckless), genere musicale non è in pop, ma l'alternative rock. E per chi si vede scettico dopo aver letto la mia ultima affermazione, posso aggiungere che hanno partecipato all'intero 'Vans Warped Tour 2010' (una tournée che ha come temi la musica punk-rock e gli sport estremi, per chi non lo sa. Sul palco sono saliti in passato Blink 182, Gogol Bordello, NOFX, The Casualties e Anti-Flag) e si sono esibiti al Bamboozle Music Festival (altro noto festival statunitense che ha visto la partecipazione di gruppi quali Taking Back Sunday, Paramore, Mayday Parade, New Found Glory e Mötley Crue, tra gli altri).
Dopo aver stipulato un contratto discografico con la Interscope, esce il loro primo EP intitolato 'The Pretty Reckless' contenente 4 canzoni (3 delle quali sono contenute nel loro seguente album) e nell'agosto del 2010 esce 'Light me up', contenente 11 tracce. Il singolo apripista è 'Make me wanna die' che rimane nella UK Rock Chart per sei settimane, seguono 'Miss nothing' e 'Just tonight'. Da ascoltare.
Solo un consiglio, se permettete: lasciate perdere Gossip Girl e mettete sul lettore mp3 'Light me up', che è meglio.

R.



INTRODUCING: QUIETDRIVE

I Quietdrive sono una band alternative statunitense proveniente da Minneapolis, in Minnesota, formatasi nel 2002. Il loro primo album intitolato 'When all that's left is you' è uscito nel 2006, seguito da 'Deliverance' nel 2008 e dall'EP 'Close your eyes' nel 2009. Nel 2010 è uscito il loro terzo album ufficiale (senza tenere conto dell'EP, che in campo discografico a quanto pare non viene considerato come un vero e proprio album), che porta il loro nome. Nonostante sia uscito il 14 Dicembre dell'anno passato, ho deciso di parlarvi di loro per una semplice ragione: sono uno dei miei gruppi preferiti. E le persone che conosco che li conoscono (scusate la ripetizione), è perché glieli ho fatti sentire io. E partendo dal presupposto che è un peccato perché hanno talento, con questo articolo spero che qualcuno, incuriosito, cominci ad ascoltarli, in quanto meritano proprio. Personalmente, li ho scoperti dopo aver guardato il film 'John Tucker must die', del 2006, in quanto erano presenti nella soundtrack con una cover della nota canzone 'Time after time' di Cindy Lauper. Ho passato un pomeriggio a cercarla sul web perchè ancora non conoscevo il nome del gruppo; dopodiché sono passato all'ascolto dell'intero album e mi sono innamorato della voce di Kevin Truckenmiller. Sfortunatamente hanno realizzato solo due videoclip ufficiali (di due canzoni che sinceramente, non sono nemmeno tra le mie preferite), e vi lascio alla visione del più recente (intitolato 'Way out', primo e finora unico singolo estratto da 'Quietdrive').
Nel caso abbia attirato qualcuno con queste righe, vi consiglio inoltre di sentire: Let me go in, Rush together, Deliverance, Birthday, Afterall, Into the ocean (che potete ascoltare qui sotto) e The good book.

R.



I WANNA WAKE UP IN THE CITY THAT DOESN'T SLEEP!


Come potevo non dedicare il mio primo articolo alla città che amo di più al mondo?... Sto parlando di New York chiaramente.
Ho avuto la fortuna di andare più volte nella Big Apple ma questa metropoli crea una sorta di dipendenza che fa sì che ogni volta sia come la prima.
Come cantava Liza Minnelli in New York New York: "Voglio svegliarmi nella città che non dorme mai" e riflettendoci, mai più giusta fu questa definizione visto che NY è una città capace di reinventarsi continuamente, ricca di sfaccettature ed in grado di rispondere a tutte le esigenze possibili. Puoi goderti la vita trendy e creativa nei quartieri di Soho, TriBeCa, Nolita, Meatpacking e Village dove sembra di essere stati catapultati in un'altra città. Qui i grattacieli vengono sostituiti da gallerie d'arte e l'aria che si respira è quella della vecchia NY associata ad uno stile di vita che oscilla tra il bohemien e il modaiolo. Vuoi sentirti super chic o goderti un perfetto pomeriggio di relax lontano dal caos della City? Basta andare nell'Upper East Side o a Central Park.
E infine perchè non lasciarsi ammaliare dal luccichio delle mille luci di Broadway o dai grattacieli di Midtown?!
A New York City puoi tutto. Ed è proprio questo e la sua continua evoluzione che la rendono un vero esempio di Glam.

G.