Dopo un estenuante giornata di studio ho chiuso i libri e ho acceso la tv. A dire il vero, preferisco leggere, ma avevo bisogno per almeno un'oretta di staccare completamente il cervello. Facendo zapping tra i vari canali, mi sono ritrovata di fronte al film-documentario Valentino: The last emperor. Unica parola per descriverlo: SENSAZIONALE. Spezzoni di vita dello stilista raccolti in questa pellicola l'anno pirma delle sue dimissioni dalla casa di moda. Ci dà un'idea completa di quanto lavoro, dedizione ed impegno ci sia dietro ad ogni singolo abito, ad ogni lavorazione e decorazione. È capace di darci una vera immagine dello stilista come persona, che a primo impatto può risultare una figura alquanto autoritaria ma che in realtà è caratterizzata da una sensibilità unica. Un uomo che ha dedicato tutta la sua vita per la moda e che ha reso il suo marchio sinonimo di Haute Couture. Altra figura, a parer mio, molto interessante è quella di Giancarlo Giammetti, amico, braccio destro e ex compagno dello stilista. Tra i due c'è un legame basato oltre che sull'affetto, da un forte rispetto reciproco che rende Giammetti il cervello e Valentino il talento della griffe. E per finire come non poter citare la caratteristica che lo distingue dagli altri, quella sfumatura di colore che ha preso il nome di Rosso Valentino, ispirazione avuta durante uno dei suoi viaggi in Spagna. Sfido qualunque donna a non aver avuto, almeno una volta nella vita, il desiderio di indossare uno dei suoi abiti, magari di quest' ultima tonalità citata.
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